un nuovo modo di essere lib(e)ri

Di fronte ad un panorama politico sociale in rovina, qualcosa si muovepositivamente, ed è bello notarlo e condividerlo: non si può viveresenza almento un briciolo di fiducia nel mondo.
Così condivido con voi l'iniziativa che parte con l'incipit "Meglio essere la crème della feccia che la feccia della crème" con la quale la Wu Ming Foundation mette a disposizione i libri che ha scritto gratis, in libero download: libri elettronici al popolo.
Non deve stupire che sia un gruppo d'ispirazione culturale a mostrare levie, anche tecnologiche,con cui sicambia il mondo; dovrebbe esserecosa naturale che gli strumenti tecnologici siano al servizio delpensiero, e non viceversa.

Qualche parola di spiegazione per chi non conosce la Wu Ming Foundation:è un collettivo di scrittori italiani che scrive libri, a volte a più mani, avolte da parte di un solo autore, qui trovate la loro storia; ho letto da loro alcuni dei libri chepiù mi sono piaciuti nella mia sempre troppo limitata carriera dilettore. Tra tutti, il sommo 'Q', scritto quando il collettivo sichiamava ancora Luther Blisset, il libro che m'ha fatto capire l'Europada cui nasciamo; tra gli altri ricordo con piacere '54', 'Guerra agliumani' e 'Asce di guerra', che raccomanderei a qualsiasi appassionatodella guerra partigiana.

Come spesso ho scritto in questo sito, i politici soffrono di un ritardomadornale nell'utilizzo delle tecnologie; ciò porta a due effetticatastrofici: l'utilizzo becero della rete per propaganda elettorale ela dannosa creazione di legislazione fuori dal tempo e deprimente perl'innovazione.

Mettere a disposizione aggratis i propri libri è quanto di piùstupido si possa concepire nell'epoca della globalizzazione edeconomizzazione globale. Perchè queste persone lo fanno? Può darsi cheesista qualche altro scopo oltre al profitto in questo mondo, checomporti il dono di qualcosa?
Nel versante 'politico' dello stesso argomento: è possibile che qualcheamministratore o uomo politico possa mettere a disposizione, aggratis,il proprio tempo eimpegno per organizzare risorse, rispondere aicittadini, rendere pubblici i dati, trasparenti i documenti, utilizzandola rete e senza averne per forza un ritorno elettorale? La politica eil dono sono compatibili? Ad una prima analisi, sembrerebbe di no, ma mipiacerebbe sapere che ne pensate.

Quando i due ragazzi che hanno creato la più garnde azienda del mondo,Google, hanno pensato al loro motore di ricerca hanno pensato a qualcosadi semplice, utile, gratuito: perchè i rivali erano tutti difficoltosida usare, ingombri di pubblicità, tesi solo a fare profitto. Alla finehanno stravinto su tutti.

I nostri politici non imparano nulla da questo, non imparano che lagratuità e l'onesta di un lavoro serio pagano sul lungo periodo?

Per ora, sembra che solo gli scrittori se ne siano accorti.
E' un buon inizio.