Un anno di piano regolatore online
Nel gennaio dello scorso anno cominciava la pubblicazione del pianoregolatore online su questo sito; un anno dopo si può tentare unbilancio dell'operazione per verificare se effettivamente è stato utilemettere a disposizione in modo aperto e comprensibile il pianoregolatore, visto anche l'ultimo incarico professionale 'per modificherichieste dalla regione Piemonte'.
Il piano regolatore è un documento che normalmente se ne sta belloriposto nei cassetti a disposizione dei 'tecnici' che possono visionarloe spiegarne le caratteristiche a tutti; resta quindi inteso che pochepersone normalmente ne hanno accesso.
Durante il 2011 la sezione 'piano regolatore' del sito è stataresponsabile del 4% circa degli accessi al sito, per un totale di 933visite fatte da 655 visitatori univoci che in totale hanno visionato8125 pagine, più di 8 per ogni visita che è durata mediamente 9 minuti;un tempo alto, che indica che i visitatori si sono soffermati suicontenuti.
La maggior parte dei visitatori è arrivata al piano regolatore per'accesso diretto', cioè essendone direttamente a conoscenza e nonarrivando tramite la pagina di un motore di ricerca; chi ha visto ilpiano non l'ha visto 'per caso', ma voleva effettivamente consultare idocumenti.
In assoluto il documento più letto è stata la 'relazione illustrativa', cioè le motivazioni per le quali la variante n.5 al piano regolatore si rende necessaria; seguono in 'classifica' le norme tecniche di attuazione per le singole zone e la parte riguardante la viabilità.
Nelle singole zone quelle più gettonate sono state: S1 (Mattodera), PEC3(Mattodera), RVI1 (Giordanino, verso Givoletto), PEC1 (Giordanino,vicino alla ex chiesetta), RVI5 (Mattodera); è chiaro che l'interesse è rivolto soprattutto alla regione Mattodera, come già era stato evidenziato nei dibattiti sul forum.
Quanto oggi presente sul sito è ormai datato; le varianti hannocontribuito a cambiare i connotati del piano, quindi la consultazione inquesta sede potrebbe dare risultati non corrispondenti alla realtà.
La presentazione del piano online eseguita in questa modalità, rendendo idocumenti facilmente fruibili a tutti, resta comunque una esperienzapositiva di trasparenza dei dati, quella trasparenza alla quale lepubbliche amministrazioni sono spinte dalle direttive europee (Inspire) eche dovrebbero diventare obbligatorie per tutti. A questa nostraesperienza ha guardato con attenzione la regione Piemonte, indicandola come esempio di divulgazione di dati pubblici.
Va dato atto alla regione l'attivo interesse per il settore degli Open Data, che ora ora "sono Legge Regionale e il Piemonte primeggia in Europa";in particolare il dott. Moriondo è stato tra i primi promotoridell'attenzione sull'argomento. Su questo sito se n'è parlato (papaveri e papere pirati e partigiani, crescere o morire, piano regolatore)prima che l'argomento diventasse di moda, prima ancora che nascesse laproposta di legge (bipartisan, Lega e PD su elaborazione delPolitecnico) alla legge regionale.
Questa modalità di pubblicazione potrebbe essere presa ad esempio dainostri amministratori per rendere la 'casa di vetro' qualcosa di più diuna vuota espressione, ma la vera possibilità di essere controllati daicittadini nell'operato pubblico.