Niente da festeggiare
Non ho mai pensato all'8 marzo come ad una festa e ho sempre scoraggiato tutti a regalarmi la mimosa.
Perdonatemi, ma non la capisco proprio questa "festa".
Mi si dirà che devo vederla come un'occasione per le donne per stare un po' insieme.
Ci sono molti altri giorni e molti altri modi per farlo.
Per esempio il 14 Febbraio con alcune amiche siamo state in Piazza Castello per essere parte di un flash mob organizzato a livello mondiale contro la violenza sulle donne: "One billion rising"
Mi si dirà poca cosa.
Forse è vero, ma è da tanti poco che nasce qualcosa e se tutto questo agitarsi e danzare agli angoli estremi della terra avesse provocato anche solo un fremito e anche solo una donna avesse trovato la forza per opporsi ai soprusi e alla violenza, beh, forse non è stato un agitarsi invano.
110 donne uccise nel 2012, quasi una ogni tre giorni.
Una violazione perpetrata dei diritti umani che deve essere affrontata in modo politico, come una piaga sociale.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Magari un altro giorno, se mi volete bene, regalatemi una rosa.
Foto di Mati