Luglio, languida agonia


Siamo arrivati a luglio, languida agonia del mondo vegetale nellecalure estive; è questo un periodo di lento compimento, incui ben ci stanno le ferie.
Partendo dal solstizio d'inverno in quel lontano e simmetrico 21dicembre abbiamo percorso il sentiero degli dei sino ad attraversarela porta degli uomini  toccando il massimo della luce, dellosplendore, della crescita con il solstizio d'estate nella magica notte diSan Giovanni; ci aspetta ora il percorso inverso, il sentiero degliuomini, per ricongiungerci al sole basso di dicembre, attraversarela porta degli dèi e compiere la polarità perfetta.

E' in questa stasi estiva,  è in questo mese settimo che ci sigode il riposo e la lentezza; è tra questi calori che ci addentriamonei simboli del mese.
Il simbolo astrologico del periodo è il cancro: che significal'animale granchio o , in altre culture e per lo stesso periodo, latartaruga, il polipo, il coleottero; animali comunque lenti perchè ènella lentezza che si svolge questo periodo, questa mensilitàche vede nella Luna il centro dei pensieri. Animali, come il gambero,che camminano a ritroso per farci capire che la liturgia del mese si fa riflettere sul cerchio, sul ritorno, sul ciclo. Ci fariflettere ad un livello più alto rispetto a giugno perchè ormai s'ècompiuto il solstizio e, ebbri della corsa degli dei, possiamo oraguardare con una maggiore calma e conoscenza interiore ciò che abbiamodavanti.

Segno del cancro che è astro-logicamente domicilio dellaLuna, ed è esaltazione di Venere: di nuovo un mese femminile che  adifferenza di maggio non è più il mese virginale: è la donnacresciuta che ha dato frutti, è il simbolismo della mietitura e della sua sacralità; è un femminino più forte e concreto, un valorenon più di crescita ma fondante, colonna portante di ciò che è statocostruito. Non sarà sfuggita l'alternanza, a partire dall'attritoe la luce: dopo l'esplosione creatrice di marzo compaionoaprile maschio, maggio femmina, giugno maschio, luglio femmina; edil sole potente del leone d'agosto non potrà che tornare ad esseremaschio, mentre settembre avrà i caratteri della femminile vendemmiaper poi lasciare alla bilancia di ottobre il cercare l'equilibrionecessario per direzionare la nave negli stretti flutti cheriporteranno al nuovo solstizio, al san-giovanni-che ride, la nuova Johannes, ianua, porta.



Ed è costruzione di significato il simbolo stesso del Cancro, quasiche l'alchimia grafica trasudi senso . E' un simbolo doppio,la polarità parla attraverso di esso; può facilmente essereaccostato allo yin/yang orientale. E' curioso utilizzare ipotenti mezzi della rete per cercare simboli simili a quellodel segno del cancro: vedete in figura il risultato della ricerca su googleimages, la prima similarità al segno del cancro trovata dalmotore di ricerca è proprio  con il simbolo del taoismo.
 

Se guardate una delle due parti simmetriche potete facilmentepercorrere il cerchio che ne compone la base o utilizzare l'abbrivioper esserne spinti fuori dalla forza centrifuga che la conoscenzaacquisita nel percorrere il cerchio vi ha dato; a questo punto siamoal solstizio, il cerchio ricomincia a chiudersi ma,contemporaneamente, parte una nuova curva che  e si proietta versonuovi orizzonti all'infinito, o meglio, si congiunge all'altra partesimmetrica a ricostruire la polarità nel segno opposto. Magia, magiagrafica.

Nel simbolo Cattabiani (Planetario) vede l'embrione della vita,"dueelementi-germi di polarità opposta, che girano l'uno attornoall'altro, si attirano e finiscono per assorbirsi generandogliorgani via via più differenziati di un essere."; chiunque abbiaqualche nozione di biologia vede i tratti dei foglietti embrionali e del aloro evoluzione; e ancora Guénon (Simboli della Scienza sacra) "Nel simboloastrologico del Cancro si vede il germoglio allo stato sottile ; sitratta quindi non dell'embrione corporeo, ma proprio del prototipoformale... Inoltre questo germoglio è doppio, posto in due posizioniinverse l'una all'altra, che rappresentano per ciò stesso duetermini complementari: sono lo yin e lo yang della tradizioneestremo-orientale."

La femminilità accresciuta rispetto a quella di maggio bensi adatta alle festività del mese; non a caso in questo mesericorrono sant'Anna e santa Maddalena, che tanto portano con sè diquel femminino che va oltre gli orizzonti dei 'normali',umani, cerchi.
Della Maddalena molto s'è detto e scritto; le sue vicende nelmeridione della Francia lasciano spazio alle più ampieinterpretazioni e fanno nascere la maggior parte delle tradizionidelle conoscenze curiose in Europa.

Della madredi Maria, sant'Anna, e del significato di questa maternità compiuta,mi ha stregato da sempre il dipinto che ne fa Leonardo, tanto che ricorrentemente la scelta dello sfondo preferito nel mio desktop è  il dipinto Sant'Anna, la Vergine ed il bambino conl'agnellino, ed in particolare proprio il viso di sant'Anna.
Tante sono le interpretazioni di questo quadro, da quellepsicoanalitiche di Freud alle infinite visioni esoteriche cheindagano del profondo dei simboli nascosti; ciò che più mi attrae èl'approccio più diretto e visibile delle tre generazionirappresentate, a partire dal Cristo con il simbolo della passione,l'agnello, per salire al viso dolce e giovane di Maria in una posagià indaffarata a fare qualcosa, abbracciare e trattenere ilfiglio, ed ancora spingersi alle altezze iperboliche di sant'Anna,asse portante della composizione, che semplicemente osserva la scenacon un braccio sul fianco  tenendo sulle ginocchia (inconsueto,affettuoso, curioso) Maria; con un sorriso, con gli occhibassi e saggi di chi ha raggiunto una quieta, dolce illuminazione.

Un viso che, decisamente, esprime il suo luglio; un viso che può portare inostri pensieri a navigare calmi nei calori languidi del mese,magari cercando di ricostruire nell'incroci degli sguardi il simbolodel periodo: sant'Anna guarda Maria che guarda Gesù che ricambia losguardo: un dinamismo simile a quel 9 rovesciato semiparte delsimbolo.


Mese settimo, del calendario; numero che da semprerappresenta la compiutezza in sè, numero che le tradizioni associano all'archetipodel saggio, all'illuminazione ultima: guarda caso, tutto si tiene.
Numero che si ritrova in ogni elenco compiuto: i giorni dellasettimana, le Sepiroth della Quabbalah Ebraica (qualche versione), i chackra,le note.


Non divisibile se non per se stesso, rappresenta l'azione pereccellenza; negli arcani dei Tarocchi è rappresentato dal Carro, "Adifferenza dell'Imperatrice, arcano numero tre, l'azione del Carroè più matura, in quanto basata sull'esperienza accumulata dagliArcani precedenti"; qui un personaggio ha sulle spalle duemaschere a forma di luna, ed è sopra due cavalli cheindicano la polarità, uno rosso e uno blu, uno femmina (ha leciglia) e uno maschio, che tirano verso dueparti opposte (Yin/Yang) ma guardando dalla stessa parte, cioè conunità d'intenti. Gli stessi concetti visti sopra qui vengonosimbolicamente raffigurati da una carta che riesce ancora una voltaa farci capire come dietro queste carte da giuoco sinascondano significati che vanno ben oltre l'apparenza e che, comeal solito, per nascondere conoscenze segrete è sufficiente metterlein bella vista: ci penserà il volgo a dichiararlebanalità guardandole senza osservarle.

Curioso notare che proprio nella notte magica del santoGiovanni (che piange!) del 2011 è apparso vicino a Torino (Riva pressoChieri, Poirino) un cerchio nel grano che rappresenta undisegno a base 7, un eptagramma; che si tratti di opera di alieni odell'uomo ha poca importanza per l'osservatore attento, colpisce labellezza della forma e la molteplicità dei messaggi contenuti;colpiscono anche le interpretazioni che ne vengono date, che potetevedere qui o qui insieme alle foto che non inserisco perchè protette da copyright.

Il messaggio della liturgia di luglio: vivere le languide, calde caluredel mese come momento di tranquillità, utilizzare il tempo per unasaggia osservazione del creato e specchiarsi nella natura matura percoglierne i frutti saporiti, godere il luglio della propria vita; riposare le membra per poter in seguito riprendere con vigore il sentiero degli uomini ed annusare nell'aria il senso del futuro percorso che ci porterà a diventare, di nuovo, dèi.