Giugno, la porta degli uomini
Ed eccoci a giugno: ilgiro di boa.
Anche nell'inspirare c'è un momento di culminazione, un massimo,la fine di un'azione che implica l'inizio d'un'altra; così giugnoè la pietra miliare per aiutarci a costruire senso neltempo dell'anno, è il mese che allinea i precedenti ed organizza iseguenti, è il mese-guida che, saggio, dà la misura e la ragionedel Tempo, è ciò che ci fa intuire il rintocco del metronomo chescandisce le musiche dell'Uomo. Per la prima volta nel corsodell'anno troviamo un limite alla corsa sfrenata della mente cheha percorso d'un fiato il percorso mitico negli antri degli dèiverso la luce della nascita; partita dal solstizio d'inverno,giunge oggi a quello d'estate con gli occhi pieni di luce,potente. Questi solstizo sono periodi sacri per ogni Uomo che vivala Vita, fin troppo pregni di significato, troppo luminosi, perpoterli guardare direttamente.
Come al solito speriamo che i miti ci siano amici e ciaccompagnino nel viaggio dolce in questa liturgia che va acominciare con un editto cardinalizio da leggere scandendo lefrasi, enfatizando le parole e annunciandolo al popolo:

Già abbiamo visto come in passato quasi ogni mese avesse festeche, per un motivo o per l'altro, favorivano il convivio, ilgodimento, fino alle derive orgiastiche; la nostra civiltà chesi pregia di essere 'evoluta' rispetto a questi antichizoticoni reprime queste pubbliche espressioni di vita perfavorirle ipocritamente occultandole nel privato. Ci devetuttavia essere in questo prendere la guazza qualcosadi più profondo se è stato necessario intervenire in modi cosìdrastici scomodando l'inquisizione; ragionandone potremmocercare d'indovinarne il senso.
La rugiada è l'acqua del cielo; è la condensazione, dovutaalle più basse temperature della notte, dell'umiditàdell'aria. E' cioè un concentrato del senso del tempo edella stagione, è l'essenza dell'aria della notte di SanGiovanni che si deposita sull'erba e con la quale le donnevengono a contatto nell'intimo, avvicinando l'essenzadel tempo con quella del luogo fisico della nascitadella vita; un rituale magico di congiunzione tra quanto dipiù corporale ci sia nello spirito della donna e quanto di piùfisico ci sia nel fluire del tempo, un contatto unico eirripetibile nell'anno che solo in questa notte può accadere.Aggiungiamo ancora che in questo periodo entriamoastro-logicamente in cancro, segno d'acqua, domiciliodella Luna (femminilità, maternità) ed esaltazione di Venere(sentimento, bellezza), caduta di Marte (forza), esilio diSaturno (critica logica) e di Urano (industriosità manuale):ci può essere nulla di più tipicamente femmina?

Molti sono i rituali magici connessi a questa notte e allapotenza delle cosidette erbe di San

I due solstizi, quello invernale e quello estivo, il 21 didicembre e di giugno, in tutte le religioni sono punti diriferimento stabili da sempre; tant'è che addirittura instonhenge troviamo l'allineamento esatto proprio nel giornodel solstizio d'estate; come riportato precedentemente è dopotre giorni che il sole ha mostrato chiaramente il suoandamento; dopo tre giorni dopo il solstizio d'estate, dopo il21 giugno, nei quali sembrava fisso nel cielo dimostra chesta ricominciando la sua discesa. E' quello che gli inglesichiamano il midsummer day, e che Shakespeare haimmortalato nel suo sogno di una notte di mezza estate che è appunto onirico ed è, non a caso, in questa data: non èuna mezza estate qualsiasi, è proprio la notte di SanGiovanni, così importante per i significati ultraterreni chenei sogni possono manifestarsi. In questa notte si vive in unaatmosfera di sospensione dal quotidiano, carica di aspettativee di presagi; notte favorevole alle premonizioni, a tutte lemanzìe, notte con la presenza inquietante di streghe e diavoliper cui si accendono fuochi per scacciarli e per purificare lecose che devono passare attraverso questa difficilenotte, la più corta e terribile dell'anno.

Stonhenge, da sempre segna i solstizi
La tradizione cristiana inserisce due san Giovanni neisolstizi: sono i cosidetti san Giovanni che piange e san Giovanni che ride. Il primo è san Giovanni Battista,che piange perchè vede iniziare a calare il cammino del soleed il secondo è san giovanni Evangelista che ride per ilmotivo inverso; è stato spostato al 27 di dicembre per ovvimotivi. Risulta ipotizzabile la sovrapposizione di queste duefeste ad un rito precedente precristiano, così che le festedei solstizi diventano le feste dei Giovanni; alcuni elementipossono aiutarci nel focalizzare l'ipotesi.

Altrettanto possiamo collegarlo con la frase del Battistarivolta al Cristo: "egli deve crescere e io diminuire",identificando il Battista con il sole che comincia a calare.
Un'altro elemento ci può aiutare nell'allineare pensierisparsi. Come abbiamo visto nella liturgia di gennaio,il custode degli inizi è Giano, il dio bifronte; proprio adesso venivano dedicati i solstizi, i due momenti dell'anno chesono come cardini attorno ai quali gira la vita dell'anno, leporte attraverso le quali passa la vita.
Giano, Giovanni, ianua (porta), Ianus. L'assonanza è chiara.

Le assonanze non sono cose da poco;Fulcanelli riporta nei suoi testi alchemici quanto fosse vivoil gioco delle assonanze tra i conoscitori delle cose, alpunto che nell'epoca massima di spendore delle conoscenze, ilmedioevo, anche il popolino utilizzava le assonanze. Peresempio in Francia la taverna chiamata "al leone d'oro" cheinalberava come stemma un leone araldico si sarebbe chiamata Aulion d'or che suonava più o meno come au lit on dort,cioè letteralmente "si dorme nel letto". Oppure l'insegna conuna O e una garnde K tagliata da un tratto: l'ubriacone nonsi sbagliava traducendo au gran cabaret (au gran kabarré).
Così le porte diventano i Giovanni, che Cattabiani riportacome avrebbero impersonato nei due solstizi le funzionidel Cristo come 'chiave' delle due porte.
Curioso.
Qualche passo ancora per centrare il senso della liturgia del mese.
I solstizi, quindi, sono porte. Porte attraverso le qualipassiamo alternativamente per scadenzare un ritmo. Finoraabbiamo contato sei mesi, da gennaio; abbiamo notato che ogni3 l'accento si pone sul ventunesimo giorno del mese; cosìdicembre, marzo, giugno sono fortemente caratterizzati daquesto passaggio. Questo sesto mese ci ha portato alla massimaapertura del primo movimento della polarità: l'inspirazione èal suo massimo, comincia l'espirazione.
Il ritmo della polarità che scandisce ogni singolo respiro siallarga per sfociare nella polarità giorno-notte, che a suavolta si allarga nella polarità delle lune nuove e piene perpoi riflettersi, ancora, nella polarità del cammino del soleche per metà anno cresce e per l'altra metà descresce perdefinire il respiro della terra; non può stupire quanto lanostra natura umana sia influenzata da questo fluire continuo(pensate alle personalità lunatiche, a quelle solari) e, perestensione, come dovrebbe essere collegata con gli altripianeti che descrivono le loro polarità intorno alle nostreteste; per brevità fermiamoci ad analizzare quelle del nostroluminare massimo, il sole, che attraverso le due porte simanifesta.
Le porte erano considerate dagli antichi come il passaggio tradue mondi: tra quello della a-temporalità e quella dellospazio-tempo, tant'è che la prima porta, quella invernale,viene chiamata 'porta degli dei' e quella estiva vienechiamata 'porta degli uomini'. A prima vista sembrano concettiveramente campati in aria, ma sono invece insiti nella naturaumana; e non nascono da uno studio o da una filosofia,sembrano innestati dell'animo umano: "è una conoscenzatradizionale che concerne una realtà di ordine iniziatico,e proprio in virtù del suo carattere tradizionale non ha népuò avere alcuna origine cronologicamente assegnabile. Essasi trova dappertutto, al di fuori di ogni influenza greca, ein particolare nei testi vedici, che sono sicuramente dimolto anteriori al pitagorismo; si tratta di un insegnamentotradizionale che si è trasmesso in modo continuo attraversoi secoli (...)" (René Guenon)
Attraverso la porta estiva si passa dal mondo indifferenziatodegli dei a quello 'reale' degli uomini: è la genesi dellamanifestazione individuale, san Giovanni è una veranascita cosmica, la magica notte breve è il partodell'uomo fisico, reale, che 'nasce' in questo momento.
Ed è proprio nel culmine dell'inspirazione, nella posizione più fulgida e alta del sole, che avviene questa nascita, proprioora che comincia a declinare, denunciando che il tempo èlimitato, che la nostra esperienza fisica nella cavernacosmica dell'esistenza ha un limite temporale, che la vita èuna malattia mortale dell'anima, che ognuno di noi ha impressodalla nascita il proprio solstizio d'inverno, quando il soleavrà la sua posizione più bassa e sembrerà morireall'orizzonte... per risorgere, in un'altro ciclo dialternanza passando attraverso la porta degli dei; segnaloun racconto sull'argomento, scritto tempo fa e segnaloun libro molto interessante.
In questo modo, tra uomini e dei, scorre il nostro tempo cheinsieme a noi si consuma nonostante quanto possiamo pensarneo, per meglio dirlo alla Foscolo:
e van con lui le torme delle cure
onde meco egli si strugge
Ma in questo turbinare di tempi, stagioni, pianeti, in questoordine che sembra intuirsi nel caos, in questo declinare delsole la mente curiosa non può che rimanere affascinata e perun attimo abbandonare le difese della logica per subire lafascinazione delLa sera e proseguire:
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Questa la liturgia del mese: godere dellamassima espansione della natura ed usarla come metro deltempo, appuntandosi il sentimento da rievocare quando igiochi si faranno al contrario: un'altra stagione, unaltro solstizio, un'altra porta, un'altro respiro, unaltro Giovanni.