E se il Sindaco di tutti non la dice tutta?



Permettetemi, credo di poter parlare con cognizione di causa, avendoavuto un po' di pratica nel ruolo. Con questo scritto voglio dimostrarvicome il nostro attuale Sindaco, colui che ha il dovere di  rappresentaretutti noi, in realtà abbia nascosto (o magari sbadatamente solodimenticato di dire...) alcune cose a noi concittadini ed al ConsiglioComunale su una questione che ormai si trascina da oltre un anno. E nonsono cose di poco conto.

Antefatto: nel mese diluglio 2009 un nostro concittadino, che scriveva a nome dellaFederazione Provinciale di Torino dei reduci della RSI (e quindimanifestamente di un soggetto politicamente schierato) ha consegnatoalla redazione del periodico comunale un articolo dal contenutochiaramente e apertamente revisionista sulla posizione dei fascistirepubblichini nell'ultima parte della Seconda Guerra Mondiale.L'articolo è stato pubblicato sul numero di dicembre 2009 di La CassaVoci e Notizie e -come ampiamente prevedibile- ha suscitato accesediscussioni in paese e fuori sia per il suo contenuto che, soprattutto,per il fatto che fosse stato ospitato su un periodico comunale pagatocon soldi di tutti, oltretutto spacciato per “lettera di un lettore” enon come scritto di un'organizzazione politicamente schierata. Inseguito a ciò il Direttore del periodico comunale si è dimesso perprotesta in quanto non informato della pubblicazione.

Sulnumero successivo di “La Cassa Voci e Notizie” pubblicato ad aprile2010, per decisione unilaterale dell'Amministrazione ed in violazione alregolamento allora vigente, non sono più state pubblicate lettere diassociazioni del paese (forse perchè L'ANPI – Associazione NazionalePartigiani d'Italia chiedeva, giustamente, il diritto di replica atutela della memoria storica della Resistenza?).

Cito dal testo “Il Sindaco scrive”, firmato  dal Sindaco Rolle e scritto verosimilmente a marzo-aprile 2010: “ilpresente numero di La Cassa Voci e Notizie verrà distribuito allefamiglie lacassesi in forma diversa dalle precedenti. Come potretevedere sono pubblicati esclusivamente gli articoli dell'amministrazionecomunale (maggioranza e minoranza), del sindaco e degli assessori. Taleforma si è resa necessaria a seguito della pubblicazione, sul passatonumero del giornalino, di un articolo a firma di un nostro concittadino(pag. 28) nella sua qualità di presidente della Federazione Provincialedi Torino RSI. L'articolo in questione ha suscitato non pochepolemiche da parte di un ristretto numero di concittadini- tuttiriconducibili al gruppo consiliare di minoranza o, per meglio dire, allaparte politica che tale gruppo rappresenta- le quali sono sfociate in alcuni articoli comparsi sul settimanale di zona “il Risveglio”. Il Sindaco proseguiva anticipando che il regolamento del periodico comunale sarebbe stato cambiato allo scopo di “...mantenereuna linea editoriale di pura informazione sulla vita amministrativa delpaese ma rimanendo estraneo alle questioni politiche...”.

Aleggere lo scritto di Roberto Rolle, si direbbe che tutto si è risoltoin una polemica sollevata dai soliti casinisti dell'opposizione, omeglio DALLA PARTE POLITICA CHE TALE GRUPPO RAPPRESENTA. E qui dobbiamoiniziare ad analizzare un po' più a fondo, visto che si parla di noi.

1.    Intanto il Sindaco Rolle – quello stesso sindaco che scrive che il periodico comunale “deve rimanere estraneo alle questioni politiche”-  smentiscesubito sé stesso esprimendo una chiara e sprezzante dichiarazione dicontenuto politico che denigra il nostro gruppo consiliare. Sindaco,vada fino in fondo e ci spieghi: quale sarebbe la parte politica che ilnostro gruppodi minoranza  rappresenterebbe? Forse il Pd?(Io sicuramente non sarei d'accordo). La sinistra in genere? Glisquatter incappucciati citati nell'ultimo (e vergognoso) volantinodistribuito dalla sua lista nella scorsa campagna elettorale? Sindaco,Lei non può non sapere (non foss'altro che per il fatto che lo dicevanogià le linee programmatiche approvate dal Consiglio Comunale del 2004),che le linee guida del programma della lista “La Cassa Un Paese perTutti” dicono espressamente che “...la nostra è unaLista civica, a-partitica, quindi non si identifica in nessun partitopolitico, ma contemporaneamente non chiede ai suoi membri di rinnegarela propria appartenenza politica; non vuole però essere una lista“a-politica”, intendendo il termine “politico” nella sua accezione piùnobile, ossia la “ricerca del bene comune”. In questo senso, si propone la rivalutazione dell'impegno politico a partire dalla nostra piccola realtà territoriale...”. Nel caso non fosse chiaro, significa proprio che non esprimiamo una “parte politica”.

Eallora, perchè questa evidente scorrettezza? Perchè ha approfittato delperiodico comunale per attaccare politicamente il nostro gruppo, senzapermettere replica (complice l'intervenuto  cambiamento delregolamento del periodico)? Inoltre, ha notato che negli anni del miomandato –parlando io come sindaco di tutti- non ho mai citato laminoranza (il suo gruppo, sa?), se non nell'ultimo numero, quello delmio commiato, visto che non mi sarei ricandidato alla carica di sindaco?

2.      Comegià evidenziato, leggendo lo scritto del sindaco Rolle sembrerebbe chetutto si sia risolto in qualche polemica ed in qualche articolo sulRisveglio (che peraltro è bi-settimanale, ma non importa. La precisionenon è tutto). In verità ci sono stati articoli anche sulla “Stampa”, nonpropriamente un “giornale locale”.

La realtà però è un'altra. Il 2 febbraio 2010  (quindiuno-due mesi prima prima dell'articolo del Sindaco) la Procura dellaRepubblica presso il Tribunale di Torino ha chiesto informazioni alSindaco di La Cassa nell'ambito del procedimento n. 10/(...omissis...)R.G. Mod. 45. La lettera è stata protocollata al nr. 424 degli atticomunali. La materia è chiaramente in ambito penale, nella sua faseistruttoria. Dal tenore della richiesta sembrerebbe ipotizzato un reatocommesso a mezzo stampa (art. 57 - 57bis c.p.) e verosimilmente il reatodi “ricostituzione del disciolto partito fascista”. Quest'ultimoreato è previsto dalla legge 645 del 20/6/1952 (conosciuta come LeggeScelba), ed è procedibile d'ufficio, il che significa che non necessitadi querela della parte offesa: sono tali i reati più gravi, quelli chelo Stato impone di perseguire comunque, perchè la parte offesa è lasocietà civile stessa.

Larichiesta della Procura precede di pochissimo una segnalazione fatta alSegretario Comunale da alcuni nostri concittadini che ipotizzavanoanch'essi una possibile violazione dell'art.1 della legge n. 645 del20/6/1952. Ebbene, ai sensi dell'art. 331 del codice di procedura penale(quello che impone ai pubblici ufficiali che vengano a conoscenza dinotizie di reato di darne comunicazione all'Autorità Giudiziaria), ilSegretario Comunale di questo Comune ha trasmesso la segnalazione allaStazione dei Carabinieri di Pianezza. Segno evidente che non l'haritenuta infondata.

Pochigiorni dopo la richiesta il Sindaco, con lettera prot. nr. 577,comunicava alla Procura della Repubblica i dati richiesti, aggiungendo–non richiesto- che l'articolo (...) è stato redatto in rispostaall'articolo relativo all'ANPI avente titolo “ANPI: un grazieall'amministrazione comunale” a firma del sig. Bellone Giuseppepubblicato sul numero 01 del 2009 del periodico...”. Al di là delfatto che ci si chiede come faccia il Sindaco a conoscere le motivazioniche hanno spinto la Federazione dei reduci di Salò a scrivere qualcosa,vi invito a leggere quell'articolo dell'ANPI per farvi un'idea sulfatto che necessitasse o meno di una qualche risposta, soprattutto distampo revisionistico. In ogni caso l'articolo dell'ANPI non contenevareati (ALL. 1). Tornando alla questione iniziale, come vedete non si ètrattato solo di polemiche, ma anche di materia  penale.

Aggiungeteinfine la dura lettera del Difensore Civico del nostro Comune, che èpoi quello della Provincia, da noi interessato alla questione ed ilquadro è chiaro (ALL. 2). Avevamo chiesto la pubblicazione di talelettera nel numero estivo del periodico comunale e così in effetti èstato: è stata pubblicata in un formato rimpicciolito al massimo ed“immersa” nella pubblicità (controllate, a pagina 18). Praticamenteilleggibile. Se i cittadini ne sono venuti a conoscenza è grazie alnostro redivivo giornale “Fatti e Orizzonti” ed alle nostre pagine suinternet.

Dunque,non solo polemiche, ma anche una lettera di richiesta informazionidella Procura della Repubblica ed una dura rampogna di un organocomunale indipendente (il Difensore Civico, appunto).

Eppure,in tutti questi mesi il Sindaco non ha mai trovato il tempo diinformare di ciò il Consiglio Comunale (che pure sull'argomento è statochiamato a deliberare il nuovo regolamento di “La Cassa Voci eNotizie”), né lo ha fatto l'Assessore Giorgia Toffoli che nell'ultimoConsiglio ha ricostruito “a modo suo” gli avvenimenti legati alperiodico comunale ed in particolar modo a questa questione. Se anche vifosse stato segreto istruttorio, questo avrebbe riguardato solo lalettera della Procura e non quella del Difensore Civico (senza contareche una cosa è informare il Consiglio che è pervenuta una lettera, unaltro divulgarne il contenuto).

3.      Ora che il quadro è un po' più completo, penso sia legittimo porsi e soprattutto porre delle domande:

·         Se la linea editoriale che questa Amministrazione ha deciso per il periodico comunale è come ha scritto il Sindaco Rolle di “farlo rimanere estraneo alle questioni politiche”,perchè a dicembre 2009 è stato pubblicato un testo dall'evidentecontenuto politico, scritto dal rappresentante di un'organizzazione chesi prefigge una finalità politica?

·        Perchèla linea “antipolitica” è stata di fatto decisa solo quando l'ANPIchiedeva giustamente il diritto di replica, essendo tra l'altro suafunzione statutaria preservare la memoria storica della Resistenza? Insostanza, secondo l'amministrazione comunale non sarebbe “politica”pubblicare un testo revisionista, ma contestarlo negli argomenti sì?

·         Perchèl'Amministrazione ha preso di mira l'ANPI di La Cassa cercando di“suggerire” il contenuto dei successivi articoli da pubblicare sulperiodico comunale, sollevando dal nulla un gran polverone che ha visto-di fatto- svillaneggiare in Consiglio Comunale il rappresentante di LaCassa dell'associazione (peraltro una delle persone più cortesi ededucate del paese...)?

·          IlSindaco nella seduta di insediamento ha giurato di rispettare lealmentela Costituzione Italiana. La Costituzione comprende anche la XIIdisposizione transitoria (divieto di riorganizzazione sotto qualsiasiforma del disciolto partito fascista). Tale disposizione trovaattuazione nella legge Scelba che dice, tra l'altro “...si hariorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione,un movimento o comunque un gruppo di persone (...) denigrando lademocrazia, le sue istituzioni e i valori della resistenza, o svolgendopropaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione diesponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito ...”.Lo scritto revisionista pubblicato sul numero di dicembre del 2009potrebbe rientrare in questa casistica. Perchè il Sindaco -pubblicoufficiale- anziché rilasciare dichiarazioni minimizzanti ai giornali nonha segnalato la possibile notizia di reato all'Autorità Giudiziariacome gli imponeva l'art. 331 del c.p.c., come ha invece fatto il suoSegretario Comunale?

·         Infine,senza polemica: è evidente che il Sindaco ci ha nascosto delle cose.Perlomeno non le ha comunicate al Consiglio Comunale. Ci ha nascostosolo questo? Ci possiamo ancora fidare?


Abbiamo posto delle domande. Speriamo di non doverci dare anche le risposte...

 

Giovanni Nepote

(per chi non è del paese: Sindaco di La Cassa dal 2005 al 2009)


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